Berlino, Germania (PRnow). Sapere ciò che pochi sanno e Edwarde Bernay, nato a Vienna il 22 novembre 1891 come figlio di Anna Freud e Ely Bernays, ha messo nero su bianco nella sua opera „Propaganda“ (New York, 1928): „La manipolazione consapevole e intelligente delle abitudini e delle opinioni organizzate delle masse è un elemento importante della società democratica. Coloro che manipolano questo meccanismo invisibile della società costituiscono un governo invisibile che è il vero potere dominante del nostro Paese.
Siamo governati, le nostre menti sono plasmate, i nostri gusti formati, le nostre idee suggerite, in gran parte da uomini di cui non abbiamo mai sentito parlare. Questo è un risultato logico del modo in cui è organizzata la nostra società democratica. Un gran numero di esseri umani deve cooperare in questo modo se vuole vivere insieme come una società che funziona senza problemi.
I nostri governanti invisibili, in molti casi, non conoscono l’identità dei loro colleghi del gabinetto interno.
Ci governano grazie alle loro qualità di leadership naturale, alla loro capacità di fornire idee necessarie e alla loro posizione chiave nella struttura sociale. Qualunque sia l’atteggiamento che si sceglie di assumere nei confronti di questa condizione, resta il fatto che in quasi tutti gli atti della nostra vita quotidiana, che si tratti di politica o di affari, di condotta sociale o di pensiero etico, siamo dominati da un numero relativamente piccolo di persone – una frazione insignificante dei nostri centoventi milioni – che comprendono i processi mentali e i modelli sociali delle masse. Sono loro a tirare i fili che controllano la mente pubblica, a imbrigliare le vecchie forze sociali e a escogitare nuovi modi per legare e guidare il mondo“.
Ritengo che le conferenze sull’intera opera valgano un sacco di soldi.